domenica 12 luglio 2009

Diario dal campo: Cristiano

È il turno di Cristiano a raccontare le sue sensazioni:

“Diario dei primi giorni” – CAMPO LAVORO A.R.C.I. a CORLEONE – PALERMO

In questi giorni caldi ed afosi, si soffoca: si respira male, con affanno qui a CORLEONE, comunque la compagnia di amici e di ragazzi coetanei è buona e non si rischia di incappare nel pericoloso fattore psicologico della solitudine eterna di cui parlano gli “883” nell’ALBUM di Max Pezzali e gli altri membri del gruppo, in particolare nella canzone “Fattore – SE”. L’agricoltura è il vero perno centrale e sostegno economico della nazione italiana e, nonostante ci siano la Mafia, la Camorra e la ’Ndrangheta che rompono l’equilibrio e sono ostili al nostro popolo, la Polizia di Stato si deve impegnare ed aiutarci nella lotta contro la concussione, l’usura, le pressioni per il pagamento del “pizzo”, delle tangenti, e delle famose “bustarelle”. L’A.R.C.I. e la C.G.I.L. si devono adoperare, prodigandosi a favore dei nostri sacrifici economici (a volte consistenti in incomprensibili fraintendimenti!) per lo scopo finalizzato ad aiutare chi è in difficoltà finanziarie e migliorare lo sviluppo del progresso tecnologico e del tenore di vita. Non vivere più nell’ombra e manifestare paura ed insicurezza, e non rendere la porgitura dell’altra guancia alla mafia, il cui simbolo è la piovra. Non più mostrare l’altro fianco nel caso delle minacce incombenti e farsi colpire ingenuamente, ma reagire a viso aperto ed opporsi alla volontà mafiosa (quella di rovinare le famiglie in difficoltà)! Bisogna coalizzarsi, unirsi assieme, per combattere il “cancro” mafioso che divora e dilania il “Meridione” della penisola italiana! Perché anche il “terrone” come si usa dire nel dialetto locale, senza tono offensivo, è un cittadino italiano a tutti gli effetti!

Bisogna amare e voler bene alla Patria, in modo diretto ed anche indiretto: sostenere la nobile causa della lotta alla mafia per estinguere il rapporto negativo tra Corleonesi e Marsigliesi!

Il caldo di questi giorni è estenuante, e forte è il dolore per la perdita dei propri cari: soprattutto la lontananza causa un forte senso di nostalgia per la propria cittadina “Natale”!

Sopportare il dolore e la nostalgia della separazione dai propri genitori è faticoso e doloroso e non si riesce a respirare per colpa dell’afa e della calura estive, ma una doccia ristoratrice rende tutto più semplice ed indifferente al forte caldo ed alla elevata temperatura atmosferica! Il romanticismo del forte senso di appartenenza ad un corpo armato militare aiuta a superare i problemi di frustrazione e di tortura subiti da parte della MAFIA che ci infligge una dura e spietata legge di sopprusi e insulti omertosi ed offensivi che dispregiano l’onore italiano ed i veri valori della nostra società ed il buon costume!

L’umile lavoro del contadino genera un comune e diffuso senso del rispetto reciproco all’interno della popolazione !

Non è con malcelata invidia che un cittadino lucchese si accinge ad aiutare la patria prodigandosi nelle colture agricole nei vasti ed immensi appezzamenti di terreno agricoli della nostra amata isola Sicula dove abbondano i pomodori e le spighe di grano!

Conoscere il cittadino siculo è un vero ed autentico ampliamento al proprio bagaglio culturale di membro del popolo italiano centro-settentrionale!

Benché l’aridità di una cittadina urbana come Lucca azzeri ed appiattisca i sentimenti di ogni maturo cittadino medio italiano anziché la bellezza prorompente della natura forestale siciliana ed anche da un punto di vista artistico la Sicilia è un buon esempio di maturità nostrana apprezzabile facilmente anche dai turisti stranieri! Infatti la Sicilia inspira di più l’animo, la morale ed anche l’estro inventivo oltre che le capacità sensoriali.



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